sabato 3 ottobre 2020

We love people- Il supermercato Alì premia le associazioni del territorio

 Se passate da Rubano, fermatevi al supermercato Alì.


Parte il 3 ottobre una nuova tornata di "We love people" all'Alì di Rubano. Come funziona? alla cassa vi saranno dati dei gettoni arancione che potrete depositare in una delle tre cassette poste all'uscita. Ogni cassetta è dedicata ad una associazione del territorio. Alla fine del mese verranno contati i gettoni ricevuti da ciascuna associazione e i 1000 euro messi a disposizione da Alì saranno ripartiti in modo proporzionale tra le associazioni partecipanti. Noi ci siamo per cofinanziare la terza edizione del concorso musicale per giovani talenti: "Proviamo insieme?" Ci riconoscerete facilmente dalla locandina.




mercoledì 20 maggio 2020

Programmi per la ripresa: newsletter n. 5


Martina Caironi e Remo Breda


Iniziamo questo post con un'immagine di felicità e di positività che sia di buon augurio per il periodo che ci accingiamo ad affrontare (vedi sotto)

ASSOCIAZIONE STORIA E VITA
NEWSLETTER  N.  5 DEL 10 MAGGIO 2020 -CONCORSO RINVIATO
Abbiamo sperato sino all’ultimo, ma alla fine, con grande tristezza siamo stati ovviamente costretti a rinunciare. La terza edizione del nostro concorso musicale si terrà nella primavera del 2021. 
Lavoreremo, nel frattempo, per renderlo ancora più attraente per i giovani musicisti e dotarlo di altri premi e riconoscimenti. 
Purtroppo l’arresto di tutte le attività culturali e sociali ci ha provocato un significativo danno economico, a causa delle convenzioni con le scuole che sono state sospese. Di questo potrete leggere un cenno nei successivi articoli.
Facciamo, quindi,  un appello ai nostri soci, agli amici, ai nostri spettatori e a chiunque ci legga, affinché ci aiutino economicamente o attraverso la messa in comune di contatti significativi o di suggerimenti per il miglioramento e l’arricchimento della nostra iniziativa. Per un aiuto diretto, finalizzato al concorso e alle iniziative musicali, è possibile fare un versamento sul nostro conto corrente con IBAN  IT81T0617562651000000253080.  


I programmi. La musica
Per avere una possibilità almeno teorica di riprendere la nostra tradizionale programmazione concertistica abbiamo partecipato al bando emesso dal Comune di Rubano; abbiamo acquisito anche un nuovo partner, l’Officina della Musica, che si affianca alla tradizionale collaborazione con le Scarpette Rosse.   Se risulteremo vincitori avremo un minimo di disponibilità economica. Ma questo sarebbe solo uno dei requisiti necessari; non sappiamo ancora al momento se e quando e a quali condizioni sarà possibile riprendere le attività artistiche. Se tutto tornerà normale, o quasi, sicuramente riusciremo a riempire per quattro domeniche come negli anni passati  il bellissimo auditorium di Rubano  che vedete in  foto. Abbiamo infatti in programma, oltre al tradizionale concerto dedicato ai giovani talenti,  due appuntamenti con due formazioni inusuali e un duo violino e pianoforte. In tutti i concerti vi saranno ampi riferimenti beethoveniani, in occasione dei 250 anni dalla nascita. 
Se invece per i mesi di ottobre e novembre sarà malauguratamente operante il divieto di assembramenti e ci sarà richiesto di limitare gli accessi, ci stiamo preparando anche a questo! Trasmetteremo in diretta e chi non potrà entrare parteciperà ugualmente agli eventi da casa! E’ triste perché le emozioni e le vibrazioni della musica dal vivo sono incomparabili sia per gli ascoltatori che per gli esecutori.  Ma dopo questo periodo di forzata astinenza ci siamo abituati alla mediazione della rete; non è la condizione ideale, ma sicuramente meglio che lasciare le sale in silenzio oltre che vuote.


I programmi. Lo sport
La ragazza felice che vedete nella  foto d'apertura è Martina Caironi, campionessa paralimpica primatista mondiale nei 100 metri piani e nel salto in lungo. Quel sorriso si era spento sul volto di Martina in una piovosa notte del 2007 quando, tornando dalla discoteca in sella al suo motorino, è stata travolta da un pirata della strada perdendo la gamba sinistra. Ma solo quattro anni dopo quel sorriso le è tornato, perché, grazie alla sua tenacia e alla forza di volontà, Martina ha ripreso le competizioni e ha cominciato a vincere e a conquistare record su record… e non ha ancora smesso! Qui la vediamo felice, ma anche stanca, perché ha appena terminato la gara che le ha fruttato il record mondiale nel lungo. Il signore che la abbraccia, oltre ad essere uno dei principali artefici dello sviluppo dello sport per disabili in Italia è anche il  nostro vicepresidente e direttore artistico. Si chiama Remo Breda. 
Ma perché parlare di sport, di record, di disabilità all’interno della nostra associazione? Semplicemente perché Martina Caironi è una delle nostre testimoni, non di fatti antichi ormai divenuti storia, ma è anch’essa a suo modo una sopravvissuta. Martina è sopravvissuta al trauma di un incidente e di una mutilazione e testimonia tra i giovani, la possibilità di risollevarsi, di tornare ad una vita non più soltanto normale, ma addirittura super, raggiungendo con l’impegno e il sacrificio, vette insuperabili da molti altri “normali”.
La portiamo nelle scuole, perché riteniamo che il suo insegnamento di vita vissuta sia più efficace di mille parole e di mille lezioni. A febbraio la pandemia ci ha fermati; ci riproveremo l’anno prossimo!  

giovedì 20 febbraio 2020

Proviamo insieme? concorso musicale - Terza edizione





Bando 2020 e modulo di iscrizione.
Domande entro il 22 aprile, audizione 9 maggio







Terzo concorso musicale “Proviamo insieme?”
 Borsa di studio Fondazione Omizzolo-Peruzzi.


Premessa.
Il concorso, promosso dall’APS Storia e Vita e dalla Fondazione Musicale Omizzolo-Peruzzi, intende selezionare gruppi di giovani musicisti operanti nell'ambito della musica da camera, offrendo una borsa di studio finalizzata all'iscrizione e alla frequenza di un corso di perfezionamento o di uno stage presso istituzioni musicali pubbliche e private italiane e straniere.  
La sede della manifestazione sarà l’Auditorium dell’Assunta, via Palù 2 – Rubano (Padova).

Regolamento.

Art. 1 - Destinatari e requisiti di ammissione.
Il concorso si articola in 2 categorie:
a) Formazioni strumentali dal trio al quintetto
b) Duo voce e pianoforte.
Sono ammessi a partecipare gruppi interamente composti da musicisti nati dal 9 maggio 1991 in poi.
L’iscrizione è riservata a musicisti che studino o abbiano studiato nella Regione Veneto o che vi siano attualmente residenti. È preclusa la partecipazione a tutti coloro che si siano aggiudicati la borsa di studio in precedenti edizioni del concorso.

Art. 2 - Modalità di iscrizione.
L’allegato modulo di iscrizione deve pervenire agli organizzatori entro il 22 Aprile 2020, mediante consegna a mano o inoltro tramite raccomandata AR alla sede dell’Associazione Storia e Vita (via Bolzano 13 – Rubano) o mediante posta elettronica all'indirizzo storiaevita2015@gmail.com.
Alla richiesta di iscrizione devono essere allegati i seguenti documenti, obbligatori ove non diversamente specificato:
- Un breve curriculum studiorum e artistico di ciascun membro.
- Il curriculum artistico dell’intero gruppo (facoltativo).
- La ricevuta del versamento del contributo di iscrizione per il gruppo che è di € 50,00 per la categoria a) e  di € 40,00 per la categoria b), eseguito tramite bonifico bancario intestato a APS Storia e Vita, Banca Carige, agenzia di Mestrino, codice IBAN IT81T0617562651000000253080, con la causale “iscrizione concorso musicale 2020 - Categoria …”. Il versamento è rimborsabile solo per il mancato svolgimento del concorso.
- L’elenco dei brani che saranno presentati all'audizione con la relativa durata.
Per la categoria a) i concorrenti potranno liberamente scegliere i brani, tenendo conto che almeno uno  dovrà essere del periodo  classico-romantico e almeno un altro dei periodi successivi.
Per la categoria b) la scelta dei brani è libera all'interno del repertorio cameristico; sono  escluse le arie d’opera.
La durata complessiva dei brani proposti per entrambe le categorie è libera, ma non può essere inferiore al tempo stabilito per le audizioni (vedi art. 5).
- Una copia degli spartiti dei brani presentati.
- Una breve registrazione anche eseguita in proprio.
La domanda d’iscrizione non sarà accettata se priva della documentazione obbligatoria sopra indicata.


Art. 3 - Preselezione
La commissione giudicatrice, sulla base dei curricola e della registrazione allegata alla domanda di iscrizione, effettuerà una motivata preselezione, comunicando l’elenco degli ammessi alla direzione del Concorso che provvederà agli adempimenti di cui all’articolo successivo.


Art. 4 - Comunicazioni ai partecipanti.
La data dell’audizione è fissata nella giornata di sabato 9 Maggio 2020, mentre l’orario sarà pubblicato nel sito dell’Associazione Storia e Vita e comunicato direttamente agli interessati all’indirizzo di posta elettronica indicato nella domanda, contestualmente alla conferma dell’avvenuta ammissione.

Art. 5 - Modalità di svolgimento delle audizioni.
Nel giorno e l’ora prefissata i concorrenti dovranno presentarsi presso la sede del concorso, muniti di documento di identità.
La durata dell’audizione è fissata in 30 minuti per la categoria a) e in 15 minuti per la categoria b).
La Commissione Giudicatrice si riserva il diritto di indicare  le parti dei brani da eseguire.

Art. 6 - Commissione giudicatrice.
La commissione giudicatrice, la cui composizione sarà comunicata ai concorrenti una settimana prima dell’audizione, sarà formata da cinque membri, scelti tra musicisti attivi come concertisti e/o docenti.

Art. 7 - Valutazione dei concorrenti.
La valutazione dei gruppi concorrenti sarà fatta in centesimi; ogni membro della commissione avrà a disposizione 20 punti.
Prima della proclamazione dei vincitori la commissione stenderà una valutazione qualitativa del livello artistico e la motivazione dell’assegnazione del premio.

Art. 8 - Borse di studio.
Ai vincitori, dichiarati tali a insindacabile giudizio della commissione, verrà conferita una borsa di studio di:
-          € 2.000,00 per la categoria a);
-          € 800,00 per la categoria b).
L’erogazione della borsa è subordinata all’attestazione dell’effettiva iscrizione a corsi di perfezionamento o a corsi estivi da parte dei singoli componenti o dell’intero ensemble.
La borsa di studio, ove il suo importo superi il costo dell’iscrizione, potrà essere utilizzata anche per coprire eventuali costi di soggiorno e/o di viaggio comunque da documentare.
I vincitori delle due categorie, inoltre, sono tenuti alla partecipazione al concerto finale della manifestazione che si terrà nell’ambito della rassegna “Concerti d’autunno”, in programma nei mesi di ottobre e novembre 2020, la cui data precisa sarà comunicata ai vincitori entro il 15 settembre p.v. all’indirizzo di posta elettronica indicato nella domanda.
 Tale partecipazione è considerata condizione irrinunciabile per l’attribuzione della borsa.

Art. 9 - Responsabilità.
La partecipazione al concorso implica l’accettazione senza riserve, da parte dei concorrenti, del presente bando.

Art. 10 - Trattamento dei dati personali.
Tutte le informazioni raccolte nell’ambito del concorso saranno tutelate ai sensi del Regolamento (UE) 2016-679 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

Per informazioni scrivere a  storiaevita2015@gmail.com
o telefonare al 340-2651480.


Secondo concorso musicale “Proviamo insieme?”

  Borsa di studio Fondazione Omizzolo-Peruzzi.

Modulo d’iscrizione (da far pervenire, completo degli allegati entro il 22 aprile 2020)
I sottoscritti:
COGNOME
NOME
DATA DI NASCITA
RESIDENZA
STRUMENTO


























Membri del gruppo musicale denominato: 

________________________________________

Chiedono di partecipare al terzo Concorso Musicale “Proviamo insieme”, per la sezione:
Trio, quartetto e quintetto                                  Duo strumentale con pianoforte
e dichiarano di aver preso visione del regolamento emesso dall’APS Storia e Vita e di accettarne tutte le clausole.
Chiedono,  inoltre, che ogni eventuale comunicazione, incluse quelle riguardanti l’ammissione e la convocazione per l’audizione sia inoltrata al seguente indirizzo mail:

 
 



Allegati:
  • n. curricoli individuali
  • Curricolo artistico del gruppo (facoltativo)
  • Ricevuta del versamento del contributo d’iscrizione
  • Titoli  dei  brani da presentare  in audizione e loro durata
  • Spartiti dei brani presentati
  • Registrazione audio dell’esecuzione del / dei brani presentati


In fede
Data                                                                                                                                                                                                                                                 Firme 

sabato 1 febbraio 2020

Italiani d'Istria. Chi partì e chi rimase.



NON SOLO FOTO: Storie orali e ritratti fotografici raccolti da Lucia Castelli tra Pirano e Fossoli.
(da Il mare perduto di Emiliano Rinaldi- Rivista IBC, 2018,2)







La mostra ospitata dal 1 al 15 febbraio (vedi orari di apertura sotto) presso la scuola media di Rubano racconta l'esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra e di come migliaia di italiani, in seguito alla cessione di territori italiani all'ex Jugoslavia, si ritrovarono improvvisamente ospiti non graditi in una nazione straniera.

Lucia Castelli ha vissuto in prima persona le conseguenze di quella drammatica pagina di storia, trascorrendo la propria infanzia a Fossoli, frazione di Carpi, all'interno del Villaggio san Marco, un ex campo di concentramento fascista che, nel dopoguerra, dal 1954 al 1970 fu riadattato per accogliere i profughi giuliano-dalmati. (Le molte vite di Fossoli).


Già nel 2013, l'autrice modenese aveva realizzato una prima ricerca fotografica volta ad esplorare ed approfondire le proprie origini istriane, concretizzatasi nella mostra "Villaggio san Marco-Fossoli-Carpi che fu esposta alla galleria Photogallery di Modena. Determinata ad approfondire ulteriormente ed in maniera più sistematica quelle vicende storiche, a partire dal 2014 Lucia Castelli  ha rintracciato, intervistato e ritratto oltre 50 italiani d'Istria.
Molti di loro lasciarono le terre d'origine e oggi vivono  nella penisola sparsi tra Bologna, Firenze, Modena, Portogruaro, Trieste e diverse altre località, altri decisero, invece, di rimanere nell'ex Jugoslavia ed oggi vivono a Parezzano, Pirano, Portorose e Sicciole. Nel compiere la propria ricerca la Castelli si è avvalsa della consulenza scientifica del Centro Etnografico del Comune di Ferrara, istituzione che dal 1972 si occupa di ricerca etno-antropologica, raccolta di fonti orali, promozione di cultura di base e fotografia, che le ha fornito gli strumenti metodologici necessari.

La mostra si presenta suddivisa in 3 sezioni. In Ritorno a Fossoli, i testimoni tornano a distanza di oltre 40 anni, all'interno del villaggio in cui vissero, mostrando vecchie fotografie di famiglia e posando nel luogo in cui furono realizzate. Questa serie di ritratti ambientali è caratterizzata dall'uso del colore e da riprese con luce naturale, a differenza delle due successive in cui i ritratti sono decontestualizzati e realizzati in bianco e nero.

Chi partì è il titolo della seconda sezione, dove Lucia Castelli ritrae e intervista chi fuggì dalle terre d'origine, mentre in Chi rimase il percorso viene chiuso dando voce a chi decise di non lasciare la terra natia. 

Il volume che accompagna la mostra non solo raccoglie gli esiti di questa complessa e articolata ricerca sul campo, ma li amplia ed approfondisce grazie ai testi di Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli, che fornisce un inquadramento storico dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende legate al campo, originariamente nato come campo di concentramento per ebrei e dissidenti politici durante la seconda guerra mondiale e di Roberto Roda, responsabile del Centro Etnografico Ferrarese, che approfondisce le metodologie etno-fotografiche messe in campo dall'autrice modenese. 

La mostra e il volume sono stati realizzati grazie all'impegno della Fondazione Fossoli, ente che si occupa della promozione e della gestione culturale e scientifica del patrimonio storico e memoriale del Campo di Fossoli, ma pure del Museo del Deportato e dell'ex sinagoga di Carpi.

La mostra che ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e  di critica è stata allestita oltre che all'ex sinagoga anche a Colorno, Parma, Firenze, Trieste e Pirano, mentre presentazioni del volume si sono già tenute a Bologna e Ferrara.




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venerdì 24 gennaio 2020

Le molte vite di Fossoli


Il tramonto di Fossoli

Io so cosa vuol dire non tornare.
A traverso il filo spinato
Ho visto il sole scendere e morire;
Ho sentito lacerarmi la carne
Le parole del vecchio poeta:
«Possono i soli cadere e tornare:
A noi, quando la breve luce è spenta,
Una notte infinita è da dormire»

(P. Levi - 7 febbraio '46)



La vita del campo di Fossoli ha molteplici e contraddittori aspetti. 

Dapprima campo di concentramento fascista per prigionieri di guerra  (luglio ’42 - 8 settembre ’43), Fossoli divenne campo di raccolta degli ebrei italiani gestito dai repubblichini (dicembre ’43 - 15 marzo ’44). Ma già nel febbraio del  ’44 i nazisti avevano iniziato a far partire da Fossoli i primi convogli per Auschwitz:   in uno di essi vi era Primo Levi.

Dal 15 dicembre del ’44 il cosiddetto Campo Nuovo viene gestito direttamente dai Tedeschi sino al 1 agosto  del ’44 quando il campo vecchio viene chiuso, mentre il “nuovo” come centro di smistamento degli ebrei viene trasferito a Gries (Bolzano) a causa dell'avvicinarsi del fronte.

Nel frattempo da Fossoli erano partiti almeno 12 convogli di ebrei, destinati ad Auschwitz e a Bergen Belsen,  e 4 di deportati politici destinati principalmente a Mauthausen.  Qui i dettagli

Da Fossoli sono passati 2884 ebrei italiani e altrettanti prigionieri. Alcuni divenuti famosi come  Primo Levi, altri allora bambini e anonimi come  Piero Terracina, divenuto instancabile testimone e recentemente scomparso.
Da Fossoli passò anche Gilberto Salmoni (in foto) reduce da Buchenwald che abbiamo conosciuto l’anno scorso a Rubano per il giorno della memoria. 




Dall’agosto al novembre del ’44 il Campo Nuovo viene destinato a raccolta di mano d’opera italiana da utilizzare in modo coatto in Germania.

Nel dopoguerra dal settembre ’45 al luglio del ‘47 il campo nuovo viene utilizzato come centro di raccolta per fascisti in via di epurazione, per profughi stranieri irregolari, per ebrei sopravvissuti alla shoah, in prevalenza minori, in attesa del visto per gli USA o per Israele.  Vedi anche:  Fossoli e gli stranieri indesiderabili.

Pochissimi ricordano poi che dal 1947 all’agosto del 1952 il campo nuovo divenne la sede della comunità di Nomadelfia  (dove la fraternità è leggedi don Zeno Saltini.

E, infine, dal luglio del 1954 sino alla data incredibile del marzo 1970 (dopo 25 anni dalla fine della guerra!) Fossoli divenuto ormai Villaggio san Marco ospita gli esuli giuliano-dalmati.
Ben sei diverse utilizzazioni: uno spaccato di storia del ventesimo secolo concentrato in pochi ettari!

Tutto questo sarà approfondito, accompagnato da testimonianze di chi da Fossoli vi passò, da Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli (venerdì 7 febbraio) mentre il venerdì successivo Roberta Mira, storica e ricercatrice, si soffermerà sulle vicende del confine orientale e sull'esodo istriano-dalmata.
Da sfondo ai due incontri una estesa mostra fotografica di Lucia Castelli, che a Fossoli visse, bambina, per dieci anni:
"ITALIANI D'ISTRIA. CHI PARTI' E CHI RIMASE."