domenica 16 gennaio 2022

Carlos Gubert


Carlos Gubert ci ha lasciato








Ieri ci lasciato Carlos Gubert eclettico musicista argentino, pianista, clavicembalista e direttore d'orchestra, conosciuto a Padova per la sua opera di diffusione della musica barocca e di una particolare prassi esecutiva il più possibile aderente al testo ed ai tempi.

Gubert è stato un perfezionista e non avrebbe potuto potrebbe essere altrimenti per un direttore, che è stato anche clavicembalista. Nel cembalo infatti non ci sono pedali che aiutino a prolungare il suono, che è nitido e secco, le note risultano per necessità staccate, tutto si gioca sul tocco, sulle appoggiature, sul ritmo, sugli abbellimenti e soprattutto sulla.. perfezione e sulla ricerca. Principio, quest'ultimo, che Gubert ha applicato anche alla direzione e che diviene quanto mai necessario quando si affronta la musica barocca. In questo campo la prassi esecutiva e l'approccio degli strumentisti e dei cantanti deve necessariamente essere appropriato: il vibrato ridotto al minimo e una minore enfasi nell'atteggiamento vocale, al quale anche i musicisti devono adattarsi. 

Questi principi, semplici ad enunciarsi, ma difficili da applicare senza sbavature e senza cedere alle mode maggioritarie, alle  semplificazioni e alle tentazioni melodiche ed operistiche, Carlos Gubert li ha perseguiti per più di quaranta anni a Padova, dove è stato maestro di generazioni di musicisti. 

Ma Gubert era anche e soprattutto un argentino, un  porteño che aveva nel sangue la musica emblema della sua terra, il tango. 

Qualcuno ricorderà Facundo Diaz (alias di Carlos Gubert),  in versione tanghero . Non certo una debolezza ma l'indice di una versatilità da musicista grande e completo. Non solo barocco, quindi, ma un musicista a 360 gradi, come si direbbe adesso con terribile vezzo linguistico; ma così era, e gli amici ne ricordano le interpretazioni in privato di uno Chopin inedito e la contemporanea capacità di far rivivere musiche antiche e sconosciute di clavicembalisti minori. L'improvvisa scomparsa ha interrotto il suo recente interesse su Mozart; chissà che sorpresa ci avrebbe riservato.. 

Da lui, anche chi poi ha percorso strade diverse nella vita e nella musica, tutti hanno imparato qualcosa, che molto spesso andava anche al di là dell’ambito musicale: la serietà nel lavoro, l’impegno, la ricerca della perfezione, non maniacale né fine a sé stessa, ma essa stessa parte del risultato. Gli allievi e i collaboratori hanno potuto  apprezzarne anche la pazienza, la modestia, la competenza mai fatta pesare a nessuno, le capacità organizzative e la forza di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà e ai muri di incomprensione, la calda umanità, il racconto fluido e accattivante. 


1 commento:

  1. Stupendo musicista, e direttore d orchestra... Grande perdita. Un uomo assai generoso in tutto ..

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