giovedì 20 febbraio 2020

Proviamo insieme? concorso musicale - Terza edizione





Bando 2020 e modulo di iscrizione.
Domande entro il 22 aprile, audizione 9 maggio







Terzo concorso musicale “Proviamo insieme?”
 Borsa di studio Fondazione Omizzolo-Peruzzi.


Premessa.
Il concorso, promosso dall’APS Storia e Vita e dalla Fondazione Musicale Omizzolo-Peruzzi, intende selezionare gruppi di giovani musicisti operanti nell'ambito della musica da camera, offrendo una borsa di studio finalizzata all'iscrizione e alla frequenza di un corso di perfezionamento o di uno stage presso istituzioni musicali pubbliche e private italiane e straniere.  
La sede della manifestazione sarà l’Auditorium dell’Assunta, via Palù 2 – Rubano (Padova).

Regolamento.

Art. 1 - Destinatari e requisiti di ammissione.
Il concorso si articola in 2 categorie:
a) Formazioni strumentali dal trio al quintetto
b) Duo voce e pianoforte.
Sono ammessi a partecipare gruppi interamente composti da musicisti nati dal 9 maggio 1991 in poi.
L’iscrizione è riservata a musicisti che studino o abbiano studiato nella Regione Veneto o che vi siano attualmente residenti. È preclusa la partecipazione a tutti coloro che si siano aggiudicati la borsa di studio in precedenti edizioni del concorso.

Art. 2 - Modalità di iscrizione.
L’allegato modulo di iscrizione deve pervenire agli organizzatori entro il 22 Aprile 2020, mediante consegna a mano o inoltro tramite raccomandata AR alla sede dell’Associazione Storia e Vita (via Bolzano 13 – Rubano) o mediante posta elettronica all'indirizzo storiaevita2015@gmail.com.
Alla richiesta di iscrizione devono essere allegati i seguenti documenti, obbligatori ove non diversamente specificato:
- Un breve curriculum studiorum e artistico di ciascun membro.
- Il curriculum artistico dell’intero gruppo (facoltativo).
- La ricevuta del versamento del contributo di iscrizione per il gruppo che è di € 50,00 per la categoria a) e  di € 40,00 per la categoria b), eseguito tramite bonifico bancario intestato a APS Storia e Vita, Banca Carige, agenzia di Mestrino, codice IBAN IT81T0617562651000000253080, con la causale “iscrizione concorso musicale 2020 - Categoria …”. Il versamento è rimborsabile solo per il mancato svolgimento del concorso.
- L’elenco dei brani che saranno presentati all'audizione con la relativa durata.
Per la categoria a) i concorrenti potranno liberamente scegliere i brani, tenendo conto che almeno uno  dovrà essere del periodo  classico-romantico e almeno un altro dei periodi successivi.
Per la categoria b) la scelta dei brani è libera all'interno del repertorio cameristico; sono  escluse le arie d’opera.
La durata complessiva dei brani proposti per entrambe le categorie è libera, ma non può essere inferiore al tempo stabilito per le audizioni (vedi art. 5).
- Una copia degli spartiti dei brani presentati.
- Una breve registrazione anche eseguita in proprio.
La domanda d’iscrizione non sarà accettata se priva della documentazione obbligatoria sopra indicata.


Art. 3 - Preselezione
La commissione giudicatrice, sulla base dei curricola e della registrazione allegata alla domanda di iscrizione, effettuerà una motivata preselezione, comunicando l’elenco degli ammessi alla direzione del Concorso che provvederà agli adempimenti di cui all’articolo successivo.


Art. 4 - Comunicazioni ai partecipanti.
La data dell’audizione è fissata nella giornata di sabato 9 Maggio 2020, mentre l’orario sarà pubblicato nel sito dell’Associazione Storia e Vita e comunicato direttamente agli interessati all’indirizzo di posta elettronica indicato nella domanda, contestualmente alla conferma dell’avvenuta ammissione.

Art. 5 - Modalità di svolgimento delle audizioni.
Nel giorno e l’ora prefissata i concorrenti dovranno presentarsi presso la sede del concorso, muniti di documento di identità.
La durata dell’audizione è fissata in 30 minuti per la categoria a) e in 15 minuti per la categoria b).
La Commissione Giudicatrice si riserva il diritto di indicare  le parti dei brani da eseguire.

Art. 6 - Commissione giudicatrice.
La commissione giudicatrice, la cui composizione sarà comunicata ai concorrenti una settimana prima dell’audizione, sarà formata da cinque membri, scelti tra musicisti attivi come concertisti e/o docenti.

Art. 7 - Valutazione dei concorrenti.
La valutazione dei gruppi concorrenti sarà fatta in centesimi; ogni membro della commissione avrà a disposizione 20 punti.
Prima della proclamazione dei vincitori la commissione stenderà una valutazione qualitativa del livello artistico e la motivazione dell’assegnazione del premio.

Art. 8 - Borse di studio.
Ai vincitori, dichiarati tali a insindacabile giudizio della commissione, verrà conferita una borsa di studio di:
-          € 2.000,00 per la categoria a);
-          € 800,00 per la categoria b).
L’erogazione della borsa è subordinata all’attestazione dell’effettiva iscrizione a corsi di perfezionamento o a corsi estivi da parte dei singoli componenti o dell’intero ensemble.
La borsa di studio, ove il suo importo superi il costo dell’iscrizione, potrà essere utilizzata anche per coprire eventuali costi di soggiorno e/o di viaggio comunque da documentare.
I vincitori delle due categorie, inoltre, sono tenuti alla partecipazione al concerto finale della manifestazione che si terrà nell’ambito della rassegna “Concerti d’autunno”, in programma nei mesi di ottobre e novembre 2020, la cui data precisa sarà comunicata ai vincitori entro il 15 settembre p.v. all’indirizzo di posta elettronica indicato nella domanda.
 Tale partecipazione è considerata condizione irrinunciabile per l’attribuzione della borsa.

Art. 9 - Responsabilità.
La partecipazione al concorso implica l’accettazione senza riserve, da parte dei concorrenti, del presente bando.

Art. 10 - Trattamento dei dati personali.
Tutte le informazioni raccolte nell’ambito del concorso saranno tutelate ai sensi del Regolamento (UE) 2016-679 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali.

Per informazioni scrivere a  storiaevita2015@gmail.com
o telefonare al 340-2651480.


Secondo concorso musicale “Proviamo insieme?”

  Borsa di studio Fondazione Omizzolo-Peruzzi.

Modulo d’iscrizione (da far pervenire, completo degli allegati entro il 22 aprile 2020)
I sottoscritti:
COGNOME
NOME
DATA DI NASCITA
RESIDENZA
STRUMENTO


























Membri del gruppo musicale denominato: 

________________________________________

Chiedono di partecipare al terzo Concorso Musicale “Proviamo insieme”, per la sezione:
Trio, quartetto e quintetto                                  Duo strumentale con pianoforte
e dichiarano di aver preso visione del regolamento emesso dall’APS Storia e Vita e di accettarne tutte le clausole.
Chiedono,  inoltre, che ogni eventuale comunicazione, incluse quelle riguardanti l’ammissione e la convocazione per l’audizione sia inoltrata al seguente indirizzo mail:

 
 



Allegati:
  • n. curricoli individuali
  • Curricolo artistico del gruppo (facoltativo)
  • Ricevuta del versamento del contributo d’iscrizione
  • Titoli  dei  brani da presentare  in audizione e loro durata
  • Spartiti dei brani presentati
  • Registrazione audio dell’esecuzione del / dei brani presentati


In fede
Data                                                                                                                                                                                                                                                 Firme 

sabato 1 febbraio 2020

Italiani d'Istria. Chi partì e chi rimase.



NON SOLO FOTO: Storie orali e ritratti fotografici raccolti da Lucia Castelli tra Pirano e Fossoli.
(da Il mare perduto di Emiliano Rinaldi- Rivista IBC, 2018,2)







La mostra ospitata dal 1 al 15 febbraio (vedi orari di apertura sotto) presso la scuola media di Rubano racconta l'esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra e di come migliaia di italiani, in seguito alla cessione di territori italiani all'ex Jugoslavia, si ritrovarono improvvisamente ospiti non graditi in una nazione straniera.

Lucia Castelli ha vissuto in prima persona le conseguenze di quella drammatica pagina di storia, trascorrendo la propria infanzia a Fossoli, frazione di Carpi, all'interno del Villaggio san Marco, un ex campo di concentramento fascista che, nel dopoguerra, dal 1954 al 1970 fu riadattato per accogliere i profughi giuliano-dalmati. (Le molte vite di Fossoli).


Già nel 2013, l'autrice modenese aveva realizzato una prima ricerca fotografica volta ad esplorare ed approfondire le proprie origini istriane, concretizzatasi nella mostra "Villaggio san Marco-Fossoli-Carpi che fu esposta alla galleria Photogallery di Modena. Determinata ad approfondire ulteriormente ed in maniera più sistematica quelle vicende storiche, a partire dal 2014 Lucia Castelli  ha rintracciato, intervistato e ritratto oltre 50 italiani d'Istria.
Molti di loro lasciarono le terre d'origine e oggi vivono  nella penisola sparsi tra Bologna, Firenze, Modena, Portogruaro, Trieste e diverse altre località, altri decisero, invece, di rimanere nell'ex Jugoslavia ed oggi vivono a Parezzano, Pirano, Portorose e Sicciole. Nel compiere la propria ricerca la Castelli si è avvalsa della consulenza scientifica del Centro Etnografico del Comune di Ferrara, istituzione che dal 1972 si occupa di ricerca etno-antropologica, raccolta di fonti orali, promozione di cultura di base e fotografia, che le ha fornito gli strumenti metodologici necessari.

La mostra si presenta suddivisa in 3 sezioni. In Ritorno a Fossoli, i testimoni tornano a distanza di oltre 40 anni, all'interno del villaggio in cui vissero, mostrando vecchie fotografie di famiglia e posando nel luogo in cui furono realizzate. Questa serie di ritratti ambientali è caratterizzata dall'uso del colore e da riprese con luce naturale, a differenza delle due successive in cui i ritratti sono decontestualizzati e realizzati in bianco e nero.

Chi partì è il titolo della seconda sezione, dove Lucia Castelli ritrae e intervista chi fuggì dalle terre d'origine, mentre in Chi rimase il percorso viene chiuso dando voce a chi decise di non lasciare la terra natia. 

Il volume che accompagna la mostra non solo raccoglie gli esiti di questa complessa e articolata ricerca sul campo, ma li amplia ed approfondisce grazie ai testi di Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli, che fornisce un inquadramento storico dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende legate al campo, originariamente nato come campo di concentramento per ebrei e dissidenti politici durante la seconda guerra mondiale e di Roberto Roda, responsabile del Centro Etnografico Ferrarese, che approfondisce le metodologie etno-fotografiche messe in campo dall'autrice modenese. 

La mostra e il volume sono stati realizzati grazie all'impegno della Fondazione Fossoli, ente che si occupa della promozione e della gestione culturale e scientifica del patrimonio storico e memoriale del Campo di Fossoli, ma pure del Museo del Deportato e dell'ex sinagoga di Carpi.

La mostra che ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e  di critica è stata allestita oltre che all'ex sinagoga anche a Colorno, Parma, Firenze, Trieste e Pirano, mentre presentazioni del volume si sono già tenute a Bologna e Ferrara.




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