domenica 31 gennaio 2016

Vanzini a Rubano



 Grande successo di Storia e Vita a Rubano 







Prevedibile il grande successo della manifestazione promossa da Storia e Vita per il giorno della memoria: i testimoni, specie quelli portatori di grandi e profondi valori, come Enrico Vanzini, attirano sempre molte persone, desiderose di conoscere e di approfondire.
Così è successo a Rubano il 27 gennaio in Auditorium, quando molte persone, superato il numero massimo di presenze possibili, sono rimaste fuori dalla porta.
All'interno Enrico Vanzini, amorevolmente e professionalmente  sostenuto e stimolato da Roberto Brumat, ha affascinato il pubblico con una chiacchierata a tutto campo, rivolta ai ricordi, ma anche alla costruzione del futuro. 
E dire che si trattava di una giornata del tutto particolare per lui: la mattina alle 10 in diretta a Roma per Uno Mattina, la sera a Rubano e il giorno successivo in una scuola. Possiamo chiamare "grande vecchio" un giovanotto novantaquattrenne così lucido e attivo?
Vanzini ha stupito sicuramente, ma ha stupito anche il pubblico rubanese che il giorno dopo si è ripresentato in massa all'incontro con Simona Atzori, rimanendo ancora una volta, almeno in parte, fuori dalla porta.
Adesso attendiamo il grande e caloroso pubblico rubanese venerdì prossimo per l'incontro con i profughi e gli esuli di tutte le epoche, ben consapevoli che si tratta di un tema e di un approccio che farà molto discutere. 






sabato 30 gennaio 2016

Giorno del Ricordo a Vigodarzere

Con il 2016 ha inizio un'ulteriore collaborazione della nostra associazione. Questa volta si tratta del comune di Vigodarzere; siamo così presenti in ben cinque realtà: Padova, Rubano, Mestrino, Campodoro e Vigodarzere. Continuano, inoltre le collaborazioni con gli istituti scolastici  Scalerle e Newton, oltre che con i comprensivi di Villafranca e Mestrino.
Con Vigodarzere la collaborazione inizia con la celebrazione della giornata del Ricordo, affidata a Sergio Basalisco, esule istriano, di cui potrete leggere un'anticipazione in questo link.

La testimonianza sarà accompagnata da una sintetica illustrazione della situazione politica e militare dell'epoca in Istria. 
Ulteriori notizie sulla giornata del Ricordo nel link: Un pezzo di storia italiana, rimosso per troppi anni


lunedì 18 gennaio 2016

Giornata della Memoria 2016, Mestrino


Villa Contarini-Venier di Vo' Vecchio

La Shoah a Padova







«L’esistenza dei Giusti ­ ­(vedi qui) ha permesso a noi ebrei cacciati dalla nostra patria, spogliati di ogni diritto, di riconciliarci con il Paese».

Prosegue anche a Mestrino l'attività a costo zero dell'Associazione Storia e Vita. Quest'anno offriremo alla cittadinanza una testimonianza, che definirei di seconda generazione, resa dall'avvocato Gianni Parenzo, vice presidente della comunità ebraica padovana.
Nato proprio durante il periodo culmine dello sterminio,  l'avvocato Parenzo, vicepresidente della comunità ebraica patavina, racconterà quanto appreso dai suoi genitori, fortunosamente scampati allo sterminio fuggendo all'estero.
Inquadrerà il clima del tempo, forse demolirà il mito di un fascismo diverso dal nazismo in tema razziale, racconterà le vicende della Shoah svoltesi dietro le porte di casa nostra, quando gli ebrei furono spogliati, in Italia, e non solo in Germania, di ogni diritto, di ogni bene, molto spesso anche di quello della vita. 

Approfondimenti: Il manifesto della razza    


sabato 16 gennaio 2016

Memoria e Ricordo a Rubano


Dalle tragedie del novecento alla nuova Europa che (forse) verrà

Quest'anno Storia e Vita si presenta a Rubano con una serie di testimonianze e di racconti molto interessanti. 
Si inizia il 27 gennaio con il drammatico racconto di Enrico Vanzini, l'ultimo sonderkommando italiano, intervistato da Roberto Brumat.
Il 5 febbraio assisteremo ad una inedita serie di testimonianze i cui attori sono accomunati dall'ineluttabile destino dell'esule: lo sradicamento dalla propria terra, dagli affetti, dalla famiglia, a causa di avvenimenti storici e politici,  che  sovrastano la volontà dei singoli e li inducono a compiere scelte, talvolta obbligate, talvolta frutto di un non comune coraggio.
Naturalmente il posto d'onore nella serata
toccherà a Sergio Basalisco, esule istriano, uno dei trecentomila italiani costretti ad abbandonare luoghi, beni ed affetti alla fine della seconda guerra mondiale. Sarà una testimonianza personale lucida e toccante come è nello stile di Sergio, accompagnata da importanti annotazioni storiche sulla situazione del momento.
Si trattò di un esodo straordinario, contraddittorio e sicuramente male accolto in "patria", per povertà, ignoranza e pregiudizi ideologici. Sono passati moltissimi anni e le "parti" hanno cominciato a dialogare più serenamente, come si è visto nell'incontro dell'anno scorso.
Ma il tema dell'esodo, della migrazione forzata, ai giorni nostri non si può esaurire nel ricordo e nella commemorazione di un passato lontano, ma le cui ferite restano ancora aperte in molti. Nell'ultimo ventennio  e soprattutto in questi giorni siamo stati  e siamo toccati da altre migrazioni, da altre tragedie, da altre fughe che non ci vedono più protagonisti come nel dopoguerra, ma nella altrettanto difficile posizione di ospitanti. Si tratta di temi complessi, spesso utilizzati dalla propaganda per accendere gli animi, ingigantendo   naturali paure e reali contraddizioni. Siamo però convinti che la reale conoscenza dei fenomeni, la riflessione e l'analisi debbano essere portati in primo piano. 
La nostra proposta, praticata con la consueta tecnica della testimonianza e del racconto vuole fare conoscere, oltre alle realtà politiche ed economiche che generano le questioni, anche  le persone. Siamo consapevoli, infatti, che ascoltare e guardare negli occhi "l'umanità" previene l'insorgere di "mostri" nelle singole menti e nel corpo delle società. E questo sia nel caso degli antichi fantasmi del novecento, come la Shoah e  lo sterminio su basi razziali, sia nel caso del nuovo razzismo identitario, che si profila ai nostri giorni.