mercoledì 13 febbraio 2019

Il confine orientale


Un altro punto di vista





Nel corso degli anni la nostra associazione, in occasione del giorno del Ricordo, ha affrontato la scivolosa tematica del confine orientale da numerosi punti di vista. 
Abbiamo iniziato nel 2015 portando allo stesso tavolo Sergio Basalisco, esule polese, Italia Giacca, presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e Maurizio Angelini allora coordinatore veneto dell'ANPI. Un confronto civile, pacato e approfondito, durante il quale le dolorose vicende del confine orientale sono state tratteggiate storicamente, senza nulla tacere, ma senza soffiare sul fuoco di una ferita che per molti può essere ancora aperta. Quella sera Sergio Basalisco ci ha lasciato la sua testimonianza che potrete rivivere Qui: il racconto dell'esodo

Il  2016 è stato l'anno in cui abbiamo messo insieme profughi ed esuli di epoche diverse: Sergio Basalisco ha introdotto storicamente ed ha fornito nuovi dettagli del suo ritorno in Italia con la famiglia; abbiamo poi ascoltato Cristina Zavloski emigrata rumena della prima ora, Hossain Safdari giovane afgano, giunto fortunosamente in Italia come minore non accompagnato e Boubakar Diarra, maliano, giunto in Italia con un barcone. 

Nel 2017 è toccato a Mario Bonifacio, partigiano ed esule istriano, raccontare la sua storia di combattente deluso dal nazionalismo dei compagni di lotta. Qui, un breve resoconto. 

Nel 2018 la parte principale è toccata agli italiani "rimasti", con la voce della presidente della comunità italiana di Rovigno.  Qui potrete trovare le nobili parole di Ambretta Medelin

Quest'anno sarà nostra ospite Sabrina Benussi italiana di origini istriane, che ripercorrerà brevemente la storia travagliata della sua regione e in particolare si soffermerà sulla vita dei giovani "italiani" rimasti. Lo farà attraverso la proiezione di un documentario, in parte autobiografico,  da lei stessa prodotto, dal  titolo "Vedo Rosso- Anni '70 tra storia e memoria degli italiani d'Istria." Grazie a  questo documentario la prof. ssa Benussi nel 2013 ha vinto  il premio "Zone di Cinema" al Trieste film festival. 
Perchè venire ad ascoltare Sabrina Benussi? Perchè è una persona combattiva, che ama chiamare le cose col loro nome, che non fa sconti a nessuno e non indulge a recriminazioni o ad accuse, rispetta il dolore di tutti e soprattutto parla dal di dentro, lei che da bambina e ragazza, prima di approdare definitivamente in Italia, ha vissuto il regime titino. 
Sabrina Benussi, attualmente docente di storia e filosofia a Trieste, si è occupata recentemente delle leggi razziali del 1938, diventando involontaria protagonista di una querelle con l'amministrazione comunale di Trieste che ha censurato la locandina che pubblicizzava la presentazione della ricerca degli studenti del Liceo Petrarca. 

Perchè Trieste al centro di questa ricerca e di questa penosa diatriba postuma? proprio a Trieste Mussolini, il 18 settembre del 1938, annunciò le leggi razziali!

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