mercoledì 20 maggio 2020

Programmi per la ripresa: newsletter n. 5


Martina Caironi e Remo Breda


Iniziamo questo post con un'immagine di felicità e di positività che sia di buon augurio per il periodo che ci accingiamo ad affrontare (vedi sotto)

ASSOCIAZIONE STORIA E VITA
NEWSLETTER  N.  5 DEL 10 MAGGIO 2020 -CONCORSO RINVIATO
Abbiamo sperato sino all’ultimo, ma alla fine, con grande tristezza siamo stati ovviamente costretti a rinunciare. La terza edizione del nostro concorso musicale si terrà nella primavera del 2021. 
Lavoreremo, nel frattempo, per renderlo ancora più attraente per i giovani musicisti e dotarlo di altri premi e riconoscimenti. 
Purtroppo l’arresto di tutte le attività culturali e sociali ci ha provocato un significativo danno economico, a causa delle convenzioni con le scuole che sono state sospese. Di questo potrete leggere un cenno nei successivi articoli.
Facciamo, quindi,  un appello ai nostri soci, agli amici, ai nostri spettatori e a chiunque ci legga, affinché ci aiutino economicamente o attraverso la messa in comune di contatti significativi o di suggerimenti per il miglioramento e l’arricchimento della nostra iniziativa. Per un aiuto diretto, finalizzato al concorso e alle iniziative musicali, è possibile fare un versamento sul nostro conto corrente con IBAN  IT81T0617562651000000253080.  


I programmi. La musica
Per avere una possibilità almeno teorica di riprendere la nostra tradizionale programmazione concertistica abbiamo partecipato al bando emesso dal Comune di Rubano; abbiamo acquisito anche un nuovo partner, l’Officina della Musica, che si affianca alla tradizionale collaborazione con le Scarpette Rosse.   Se risulteremo vincitori avremo un minimo di disponibilità economica. Ma questo sarebbe solo uno dei requisiti necessari; non sappiamo ancora al momento se e quando e a quali condizioni sarà possibile riprendere le attività artistiche. Se tutto tornerà normale, o quasi, sicuramente riusciremo a riempire per quattro domeniche come negli anni passati  il bellissimo auditorium di Rubano  che vedete in  foto. Abbiamo infatti in programma, oltre al tradizionale concerto dedicato ai giovani talenti,  due appuntamenti con due formazioni inusuali e un duo violino e pianoforte. In tutti i concerti vi saranno ampi riferimenti beethoveniani, in occasione dei 250 anni dalla nascita. 
Se invece per i mesi di ottobre e novembre sarà malauguratamente operante il divieto di assembramenti e ci sarà richiesto di limitare gli accessi, ci stiamo preparando anche a questo! Trasmetteremo in diretta e chi non potrà entrare parteciperà ugualmente agli eventi da casa! E’ triste perché le emozioni e le vibrazioni della musica dal vivo sono incomparabili sia per gli ascoltatori che per gli esecutori.  Ma dopo questo periodo di forzata astinenza ci siamo abituati alla mediazione della rete; non è la condizione ideale, ma sicuramente meglio che lasciare le sale in silenzio oltre che vuote.


I programmi. Lo sport
La ragazza felice che vedete nella  foto d'apertura è Martina Caironi, campionessa paralimpica primatista mondiale nei 100 metri piani e nel salto in lungo. Quel sorriso si era spento sul volto di Martina in una piovosa notte del 2007 quando, tornando dalla discoteca in sella al suo motorino, è stata travolta da un pirata della strada perdendo la gamba sinistra. Ma solo quattro anni dopo quel sorriso le è tornato, perché, grazie alla sua tenacia e alla forza di volontà, Martina ha ripreso le competizioni e ha cominciato a vincere e a conquistare record su record… e non ha ancora smesso! Qui la vediamo felice, ma anche stanca, perché ha appena terminato la gara che le ha fruttato il record mondiale nel lungo. Il signore che la abbraccia, oltre ad essere uno dei principali artefici dello sviluppo dello sport per disabili in Italia è anche il  nostro vicepresidente e direttore artistico. Si chiama Remo Breda. 
Ma perché parlare di sport, di record, di disabilità all’interno della nostra associazione? Semplicemente perché Martina Caironi è una delle nostre testimoni, non di fatti antichi ormai divenuti storia, ma è anch’essa a suo modo una sopravvissuta. Martina è sopravvissuta al trauma di un incidente e di una mutilazione e testimonia tra i giovani, la possibilità di risollevarsi, di tornare ad una vita non più soltanto normale, ma addirittura super, raggiungendo con l’impegno e il sacrificio, vette insuperabili da molti altri “normali”.
La portiamo nelle scuole, perché riteniamo che il suo insegnamento di vita vissuta sia più efficace di mille parole e di mille lezioni. A febbraio la pandemia ci ha fermati; ci riproveremo l’anno prossimo!  


I programmi. La  storia e i testimoni
Qualcosa non ha funzionato.

“Due fatti sono sotto gli occhi di tutti.
1. Negli ultimi vent’anni la Shoah è stata oggetto di capillari attività commemorative in tutto il mondo occidentale.
2. Negli ultimi vent’anni il razzismo e l’intolleranza sono aumentati a dismisura proprio nei paesi in cui le politiche della memoria sono state implementate con maggior vigore” 

Valentina Pisanty, semiologa allieva di U. Eco, ha dedicato la sua ultima fatica allo scioglimento di questa apparente contraddizione. Forse qualcosa non ha funzionato! Le politiche della memoria fondate sull’equazione semplicistica che “per non dimenticare” equivalga a “mai più” hanno fallito. Forse le testimonianze, per altro ancora necessarie e preziose, a cui noi come associazione abbiamo aderito negli anni, lasciano sicuramente una profonda impronta emotiva in chi le ascolta con animo già predisposto, ma evidentemente questo non basta. E’ necessario lo studio, l’approfondimento storiografico, la depurazione delle testimonianze dalla loro inevitabile soggettività. 
Per questo motivo,  per la nostra prossima giornata della memoria abbiamo pensato, e ci stiamo già lavorando, ad un incontro con Valentina Pisanty; ma per farlo ci vogliono energie e risorse e qui vi rimando all’appello della prima pagina. E non intendo solo donazioni in denaro, ma ancora una volta contatti, apertura di possibilità e di relazioni per rendere l’avvenimento più ampio e per estenderlo anche al pubblico cittadino, stante la risonanza del nome e delle problematiche trattate. Non è difficile, pensateci! Pensate alle vostre relazioni, alle vostre conoscenze, anche agli agganci più inaspettati. E’ qualcosa che ci è riuscita benissimo con la testimonianza di Oleg Mandic, che abbiamo portato a Padova, al san Gaetano, a Limena nella sala Falcone e Borsellino, a Rubano, a Mestrino e in tante scuole. Pensateci, non è impossibile ripetere l’esperienza col vostro aiuto!



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