sabato 7 novembre 2015

Antonia Arslan a Rubano



Incontro per lettori e aspiranti lettori





Quando promuove un evento culturale, l'organizzatore, cercando un relatore, può trovarsi di fronte a una persona che dice cose molto interessanti, ma in modo soporifero; oppure può imbattersi in uno di quegli oratori di cui si sa che "non importa quello che dice, ma come lo dice".  La professoressa Arslan, invitata ieri sera a Rubano, appartiene invece ad una ulteriore categoria: unisce, infatti, la ricchezza e la profondità dei contenuti ad una narrazione colloquiale, ma nello stesso tempo coinvolgente e appassionata. 
Il fuoco che le si è acceso dentro, quando ha sentito il bisogno di narrare quanto era sepolto nel suo animo da decenni, si è riversato copiosamente sul pubblico, ma in modo soave, intimo. E' riuscita, infatti, a narrare sentimenti forti, fatti sconvolgenti, aneddoti e verità storiche con eloquio limpido e leggero.  L'empatia suscitata nel pubblico è sfociata più volte in un caldo applauso.
Defilata, volutamente sullo sfondo, Adina Agugiaro, ma vigile e sempre capace di intonare il "la" avviando temi rilevanti e suscitando le risposte profonde della protagonista. 
Grande successo di pubblico e domande interessanti e intelligenti, come capita sempre a Rubano, a iniziare dall'intervento del Sindaco.





L'arrivederci, tranne sempre possibili "sorprese natalizie", è al 29 gennaio per la celebrazione della giornata della memoria, con un altro ospite d'eccezione: Enrico Vanzini, l'ultimo "Sonderkommando" italiano, sopravvissuto a Dachau.  

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