domenica 21 settembre 2014

Beppino Englaro a Rubano





I protagonisti della serata





La vicenda di Eluana Englaro che ha commosso, diviso e comunque coinvolto moltissimi italiani, è nota a tutti; per ricondurla alla memoria un'ottima sintesi si può trovare in questo link a il post.it.


Resta il fatto che a distanza di 5 anni e 7 mesi da quel 9 febbraio 2009, il paese è ancora privo di uno strumento legislativo atto a prevenire o a ridurre l'incidenza di simili tragedie di coscienza e di ulteriori scontri oscurantisti.

La presenza di due illustri personalità, come il prof. Paolo Benciolini e la prof.ssa Elisabetta Palermo Fabris, che da tempo lavorano nelle sedi istituzionali per portare a compimento il difficile lavoro di sintesi legislativa, fornirà elementi di straordinaria attualità al dibattito.

Il prof. Paolo Benciolini, conosciuto docente di medicina legale dell'Università di Padova, è infatti coinvolto nello studio e nell'elaborazione teorica e legislativa sia in campo medico, per ciò che riguarda le decisioni terapeutiche di fine vita, sia in campo giuridico-legale, per ciò che riguarda il cosiddetto testamento biologico. Durante la serata sarà una fonte importante di informazioni aggiornate.

La prof.ssa Elisabetta Palermo, che non vedete nel manifesto perchè colpevolmente contattata in ritardo, è docente di Diritto penale minorile all'Università di Padova, ma anch'essa si occupa di bioetica.
E' autrice di una monografia dal titolo “Diritto alla salute e trattamenti sanitari nel sistema penale: profili problematici del diritto all’autodeterminazione” (Cedam 2000). 
Attualmente sta collaborando alla stesura di un volume, del quale sarà curatrice e coautrice, dal titolo “I diritti in medicina ”, facente parte di un Trattato di Biodiritto, diretto da S. Rodotà e P. Zatti, per la casa editrice Giuffrè. 
La prof.ssa Palermo introdurrà la serata con un breve excursus storico-giuridico sulla vicenda Englaro.

Ma la parte più importante sarà dedicata a Beppino Englaro, un uomo coraggioso, combattivo ma mite  e riservato al tempo stesso. 

Sicuramente molta parte dell'uditorio lo accoglierà con l'ammirazione dovuta a un uomo che ha combattuto per un principio in cui molti credono, e cioè l'autodeterminazione; tutti, sicuramente, lo accoglieranno col rispetto dovuto a un padre che si è trovato coinvolto in una terribile tragedia e ha dovuto assumere pesantissime decisioni.

Per concludere, non si può non ricordare che la serata, pur sorta dalla volontà e dall'impegno dei soci di Storia e Vita, ha trovato nell'amministrazione di Rubano, e in particolare nell'Assessore Dall'Aglio e nel Sindaco, un prezioso aiuto organizzativo e un significativo incoraggiamento culturale. 

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